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Business Design nell’era dell’AI, come creare strategie vincenti

Scritto da Digitiamo | 25/06/24 8.22

Una progettazione attenta dei processi è cruciale per ottimizzare le prestazioni aziendali. Innovare è diventato un imperativo per restare competitivi in un mercato globale in continua evoluzione, tanto che sono sempre di più le aziende che ricercano nelle nuove tecnologie uno strumento per snellire i processi e velocizzare la macchina operativa.

Oggi la parola d’ordine è intelligenza artificiale (AI). In Italia, l’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano ha calcolato che, tra le grandi aziende, almeno il 37% ha intenzione di attivare un progetto di AI nell’arco del 2024. Tuttavia, i modelli di AI non sono tutti uguali e soprattutto non si adattano tutti allo stesso modo alle esigenze specifiche di ogni azienda. 

Per sviluppare un progetto di AI che porti risultati concreti all’organizzazione, occorre partire dai processi. Conoscere come lavora l’azienda, come si posiziona rispetto ai concorrenti e quali risultati punta a ottenere permette di sviluppare soluzioni innovative davvero efficaci rispetto alle esigenze del mercato. È quello che si riesce a fare mettendo in campo una seria attività di business design, capace di strutturare il percorso migliore per una strategia di innovazione vincente. 

Cos’è il business design e come può aiutare le aziende 

Progettare con il business design significa allineare in modo strategico processi, persone e tecnologie all’interno di un’organizzazione per ottenere i migliori risultati. È un percorso complesso, che parte dall’identificazione degli obiettivi aziendali, passa per la formulazione delle migliori tattiche per raggiungerli e si conclude con l’attuazione di quanto pianificato per metterlo alla prova del mercato.

Chi si occupa di business design svolge, dunque, un ruolo di “cerniera” tra la strategia aziendale e la sua esecuzione: il fine ultimo è assicurare che gli obiettivi dell’organizzazione siano tradotti in piani attuabili. Il business design si basa perciò su una profonda comprensione dell’ambiente interno all’azienda, ma richiede anche di analizzare le tendenze di mercato, le esigenze dei clienti e lo scenario competitivo in cui si muove l’organizzazione.

Tradizionalmente, il business design si è sempre servito di strumenti – anche manuali – di analisi e valutazione dei sistemi e dei processi aziendali, spesso fondati sull’esperienza diretta dei dipendenti. Da qui l’attenzione a ricerche di mercato e rapporti di settore, ma anche alla semplice analisi delle performance aziendali per identificare colli di bottiglia, inefficienze e possibili aree di miglioramento su cui intervenire. Una mole di dati non indifferente da “processare” per trovare le giuste strategie di innovazione.

I vantaggi del business design nel percorso verso l’AI 

Ecco perché, anche nel campo del business design, l’intelligenza artificiale si sta rivelando un importante fattore di cambiamento. Grazie alle capacità di elaborazione dei dati a un livello e a un ritmo impensabile fino a qualche anno fa, gli strumenti di AI sono in grado di analizzare enormi quantità di informazioni, identificare modelli e tendenze e fare previsioni, ma occorre selezionare le soluzioni di AI più adatte alla singola realtà aziendale per ottenere reali vantaggi.

Ecco perché, quando si tratta di implementare una soluzione di AI, il business design si rivela un alleato prezioso. Inserire una tecnologia così innovativa non è infatti un’operazione che può essere improvvisata; al contrario, occorre procedere a una mappatura puntuale dei processi aziendali, per identificare eventuali colli di bottiglia e margini di miglioramento. A questo punto, si individuano i passaggi che beneficerebbero dell’AI e si scelgono le modalità più adatte per il suo inserimento. Il business design aiuta perciò a progettare la soluzione migliore, per far sì che possa integrarsi facilmente con gli strumenti e i processi già presenti in azienda.

Un corretto approccio al business design nell’era dell’AI richiede di partire dalla definizione del problema e dei KPI da raggiungere. A questo punto, occorre studiare i dati aziendali e analizzare le diverse soluzioni presenti sul mercato, per valutarne anche l’impatto sull’organizzazione. Una volta identificata la soluzione più adatta, definite le risorse necessarie e scelto il modello di AI, si può partire con lo sviluppo della soluzione per restituire risultati e indicatori preziosi per il business.

Il giusto modello di intelligenza artificiale, unito a una corretta integrazione della soluzione nei processi aziendali, è infatti in grado di generare un valore misurabile e replicabile. Studiare i processi insieme a esperti di business design e AI permette di individuare al meglio i cambiamenti necessari all’organizzazione. In questo modo, i business designer possono definire le informazioni necessarie e impostare la direzione, per portare un’innovazione di valore all’azienda.